Mi piace, sai, stare un po’ sul fianco
In pace coi miei libri a leggiucchiare
Anche quando non ho voglia di impegnare
Più del solito il mio cervello stanco
Mi son fatto in casa mia un territorio
Che difendo come fossi un animale.
Li mi sto buono e ai miei orecchi sale
Una musica ch’è un canto di oratorio
Ma se d’un tratto entran nella stanza
Certuni che hanno l’aria un po’ molesta
Ahimè perduta è ormai ogni speranza
È finita par per sempre la mia festa
Nascondo a malapena l’insofferenza
Ma mi propongo di durare come un mulo
E mentre prendo atto della presenza
Li mando in cuore mio a fare in culo.