L'ANIMA DEL MARE

CLAUDIO CISCO



P R E S E N T A



L'ANIMA DEL MARE



Poesie dedicate al mare






DOLCI SILENZI

Dolci silenzi mi accompagnano
mentre lo sguardo del mare
arricchisce il cuore,
libera la mente.
Parole incise in un diario
fanno da eco fra le onde,
sembrano perdersi oltre le nuvole
là dove l'orizzonte apre all'infinito.
Il vento modula suoni con la luce
non spegne il suo soffio,
tarda a morire,
si confonde in volo con ali di gabbiani.
Sotto la pelle ambrata
caldo scorre il sangue
pulsa nelle vene
e tutto si fa memoria.





IL MIO MARE

Ecco il mio mare!
Non parlerò.
Non dirò nulla.
Chiuderò solo gli occhi
e respirerò il suo respiro.
Ecco qui il mio mare,
immenso e potente,
dolce e glaciale.
Lo guardo
lasciando volare i miei pensieri,
con gli occhi seguo il suo movimento
scrutando l'orizzonte.
I miei sogni cercano chissà cosa.
Quanta magia c'è in lui!
La sua voce
è un dolce richiamo.
Ed io sono qui ad ascoltarla.





INCANTO DI LUNA

Gli occhi fissati in quel lembo
di luna rilucente a fili d'acqua
portano la mente a ricordare.
Antichi ma vivi sono i palpiti d'amore
la voce si fa lieve nel rimembrare
un grido sulla pelle ricama nuove emozioni.
Trame tessute su corpi nudi
avvolti in lenzuola di sabbia
inventano l'alba di un nuovo giorno.
Onde impazzite nel mare inseguendosi
cancellano ciò che la mente
non riesce a fare.





VELA

Silenziosa e leggera
ti fai sospingere
dalla leggera brezza della sera.
Solchi i mari
sembri quasi trasparente
sospesa sull'acqua.
Solo un leggero fruscio
accompagna il tuo viaggio
nella calma del tramonto.
Sei come la mia vita
persa nel mare
della mia solitudine.





UNA SIRENA

Una sirena
in alto mare
mi ha portato il vento,
bagnata di sole,
fresca d'alga marina.
Una sirena
che intona canzoni d'altri mondi,
accorda melodie d'acque azzurre
bianche di schiuma,
profumate di salsedine.
E' il ritmo del mare;
quando le onde
tuonano di rabbia
nell'urlo della burrasca,
nel pianto di grandine incessante.
O mia sirena!
femmina mediterranea dalle squame d'argento
compagna d'abisso d'agili pesci e crostacei,
dissipa l'inganno dei tuoi inebrianti canti,
sussurrami al cuore sincere parole d'amore.
Intanto
echi omerici mi catturano
si dibattono tragici sul fondo
trascinandomi in un sepolcro senza fine.






UNA BOTTIGLIA NEL MARE

Quello che scrivo
lo metto in una bottiglia
e lo affido al mare.
In fondo
non mi ascolta nessuno
non serve nasconderlo.
Verrà trasportata dalle correnti
attraverserà mari ed oceani.
senza pace proprio come la mia vita.
Qualcuno un giorno troverà quella bottiglia
e forse in quel momento leggendo quei pensieri
avrà per sempre un'emozione da ricordare.






ANIMA SOLITARIA

Quell'istante tra la luce del giono ed il buio della notte
dove è ancora nitida la linea dell'orizzonte
è magia, è incanto per la mia anima solitaria.
Lentamente cancella con le sue carezze silenziose
ogni traccia del giorno passato
e il suo respiro si fa lieve.
Quella luce rimasta ancora, rischiara le acque
sento in lontananza le voci dei gabbiani
arrivati per il riposo notturno.
In questo momento vorrei essere con te
ad ammirarti, a respirarti
sotto questo cielo che brilla di stelle.







SONO COME IL MARE

Sono come il mare
e per amore di esso voglio vivere.
Puoi accarezzare le mie sponde di sabbia
e farti cullare dalle mie braccia azzurre.
M'immergo negli abissi
risalendo tra gli scogli.
Emergo tra bollicine d'acqua
simili a mormorii di rosari in coro.
Saltello su distese marine felice come un delfino
fra la voce del vento e quella delle acque.
Il sole affonda fra limpide profondità
dissipando le ombre, scacciando i fantasmi.
Custodisco i tesori di madreperla
vivendo tra fiorite chiome di corallo.
Regalo a chi mi cerca
perle colorate e tempestate di conchiglie.
Sono libero come il mare
e come il mare voglio vivere.







LA RAGAZZINA CHE GUARDA IL MARE

Appoggiata al muretto
la ragazzina guarda il suo mare
attenta, rapita, sognante.
Quel sole giallo
enorme palla lucente di remoti giochi infantili
saluta il giorno che muore regalando i colori più belli.
Il mare dolcemente si trasfoma in adolescente
poi in padre comprensivo
e penetra nell'anima di quella ragazzina.





PRINCIPESSA DEL MARE

Eri tu la regina sullo scoglio
venuta dal mare
sirena dai neri capelli.
Fiera e vanitosa
ti lasciasti immortalare
come principessa del mare.
Tra quelle acque limpide e lucenti
stavi quasi per asciugare
quando tornò quell'onda che verso me t'aveva spinta.
Così il mare t'ha ripreso catturandoti
lasciandomi di te
solo due squame ed un ciuffo di capelli.






MISTERIOSO MARE

Segni sull'acqua,
note solitarie,
disperse armonie
come lettere d'amore,
come onde svanite
al rossore di un timido tramonto.
Onda sull'onda
voli di gabbiani che si rincorrono giocando
in un unico suono,
ed io che
sulla riva ti attendo
impercettibile richiamo d'amore.
E per pochi istanti
è come se la mia anima
viaggiasse lontano dalla terraferma
per fondersi con tutti i mari del mondo,
strana sensazione che mi fa sentire
come un verme attaccato ad un amo.
Misterioso mare
dimmi chi sei e che vuoi da me,
sott'acqua
ho cercato il tuo nome,
dall'onda
emerge il tuo viso.







DONNA DEL MARE

Ella appare e scompare
donna ridente
di bianche vesti ondulate
di piedi nudi e veloci.
Avanza danzando
tra gli scogli addormentati
blu di mare,
azzurra di cielo.
Sorride
vela gli occhi tra le ciglia
allunga le ombre sulle guance
chiusa in se stessa appare profonda, misteriosa.
Poi si rivela d'improvviso
luce emanata dall'anima
festa del cuore
danza di sorrisi.
Suo è il Profumo
d'un sensuale richiamo cullato dal mare
inebriante aroma
liberato nel sole e nel vento.
Avanza ondeggiando i fianchi
morbidi e rotondi,
dolce nei gesti
infantile nei sogni.
Nei ricordi antichi che prepotenti riemergono in superficie
il suo ventre suona e risuona
chiama e richiama
si muove, sorride, libera se stesso.
E' un attimo soltanto
e poi di nuovo ella fugge via e si vela
scompare
nascondendo la sua figura oltre la linea dell'orizzonte.
Sei sparita un'altra volta donna del mare
tua è la pienezza e la bellezza
tuo il profumo della carne e dei sensi
la gioia della vita e dell'amore.




.


IL MARE AMANTE

Dolce ed impetuoso
come un'amante.
Ti guardo.
mi affascini.
La tua voce
entra nella mia mente.
Mi lascio accarezzare
dalle tue onde.
Brividi.
sulla mia pelle.
Il tuo continuo movimento
culla i miei pensieri.
Li porta via laggiù
dove l'orizzonte si confonde con il cielo.
Amami finchè vorrai,
amami e saprò chi sei!







BREZZA MARINA

Lì sul ciglio,
assorto nel silenzio,
ascolto il canto del vento
e con mute parole
dipingo il mare a mio piacimento.
Mare e vento
da sempre complici ed antagonisti,
son la personificazione di attori e registi
in uno scenario naturale
straordinario.
La visione è così spettacolare
sortisce su me un effetto magico
apocalisse interiore e meravigliosa ricostruzione
oggi, come loro,
anch’io sono reso immortale.
Spumose onde si rincorrono
in una danza perpetua
per poi schiaffeggiare lo scoglio
graffiandolo,
umiliandolo senza pietà.
Nell’impatto
stille marine
si posano sul viso,
mi ristorano
da quest'arsura opprimente.
Brezza marina,
ora tocca a te!
inebriami col tuo potere!
rendimi libero e schiavo
irradiami d'infinito.
Coriandoli d’acqua salata,
rapiti dal celere vento fluttuano sull’azzurro tappeto
andando altrove fino a dissetare sua maestà il Re Sole,
immobile spettatore
da sempre assoluto padrone e gran signore!
Inchiodato lassù nel cielo,
riscuote piacere
e splendendo,
a modo suo,
gode!







MAREE

Noi siamo maree,
vivi e liberi come onde i nostri pensieri
a volte sommersi da potenti tempeste
altre cullate da dolci zeffiri.
Ma vi è qualcosa di straordinario e grande:
un pensiero unico, travolgente
che cerca il naufragio e non l’approdo,
così fuggente e folle
da essere eterno,
così intenso e imprevedibile
da essere amore.







A TE MARE

Se solo sapessi esprimere a parole
il sentimento che susciti in me
quando ti vedo
o mio adorato mare.
Quanto spettacolo
nel vedere la tua calma e serenità,
sei celeste e limpido come un neonato,
sembri immune dalla cattiveria di questa vita.
Se solo sapessi
quanta pace infondi nel mio cuore selvaggio.
come mi somigli quando sei agitato,
vorrei avere la tua forza, impeto travolgente e implacabile che tu solo hai.
Se solo sapessi rinascere e diventare delfino,
per poter solcare i tuoi fondali
lasciandomi travolgere dalla schiuma delle tue onde,
sentirei sulla pelle le tue correnti prima calde e poi fredde.
Tu sei come il mio faro nella notte più scura,
il sentiero più sicuro nel maremoto della confusione,
dolce pensiero di liberazione
quando la solitudine attanaglia il mio cuore..
Non resta che sperare di incontrarti ogni notte nei sogni,.
per dare a te o Mare
quella potenza d'amore inespressa
che vibra da sempre dentro di me.







SOLO NOI DUE

Mare,
oggi ti ho incontrato di nuovo,
in silenzio
ho ascoltato la tua voce.
Il mio sguardo
spazia libero nella tua immensità,
i tuoi colori sempre nuovi ai miei occhi
mi hanno riempito il cuore e l'anima.
Sei calmo, sereno, invitante,
ho accettato la tua chiamata
e mi sono immerso nelle tue acque
sempre così fresche.
Ogni pensiero
si è allontanato,
eravamo solo noi due
in queste prime ore del mattino.
Intorno,
il nulla.







NEL FARO

Nel faro
i nostri corpi amanti,
come ombre cinesi,
spaziano isocroni
nel futuro infinito,
scanditi lampi di luce
girando nel nulla
accendono desideri
oscurando l'amore.
L'estasi
proietta lontano nel tempo
costellazioni d'amore
per folli amanti.
E il tuo gemere
risuona in me,
ora,
come la risacca
nel mare.







NON SMISI PIU' DI AMARTI

Immerso nel tuo grandioso ventre
popolato da anime colorate
che vivono in te,
mi hai accolto
senza fare domande
nelle tue limpide e chiare acque.
Sei apparso
come un’immensa madre
o forse come una bambina,
dalle tue onde
che mi accarezzano il corpo,
inerme mi lasciavo coccolare.
Sono rapito ed estasiato
la mente mi riporta indietro nel tempo,.
alla prima volta che ti vidi
quando ancora bambino
mi conquistasti all’istante,
provai subito per te un amore profondo.
Leggiadro
mi abbandonai sulla battigia,
i miei occhi rivolti al cielo,
catturati dal volo di gabbiani
che volando in alto
sembraveno rincorrersi per gioco come angeli bambini.
Mare
io non smisi più di amarti!







CANZONI DEL MARE

Fermati sulla spiaggia,
ascolta la melodia del mare!
Pensa
che racchiusi sul fondo di esso
esistono mille segreti
vivono incontaminate bellezze,
un mondo irreale,
quasi finto,
magico,
inesplorato.
In quei profondissimi fondali
anche nell'oscurità più totale,
pullula la vita
d'esseri minuscoli ed enormi,
strani e fantastici,
creature mai viste
inventate da nostro Signore
che appartengono solo al mare.
Ma se hai orecchie anche per udire,
nel silenzio abissale degli oceani,
sentirai le canzoni piu belle.
note antiche di vecchi pirati,
che parlano di donne
e di battaglie.
Canzoni un po' stonate,
piene di speranze, di sopravvivenze affidate al mare,
con mani seccate mai dome di pescatori appassionati
che sanno di sale, stanche di fatica.
Canzoni romantiche e tenere
d'innamorati incollati
a guardare tramonti morire
e gustare felicità nascente nei cuori.
Canzoni che le onde spumeggianti
trasportano lontano oltre il sole
e che i gabbiani scuotendo le ali
disperdono nell'aria.
In questa notte d'inverno
ci sarà sul fondo
una canzone in più.
La mia voce
arrivera' dolcemente a te
e questo scrigno
fatto di acqua salata
sarà poesia per me.






PARLAMI

Parlami, mare!.
Raccontami le tue infinite storie,
fammi partecipe del tuo mondo.
Ammiro la tua bellezza,
mi spaventa la tua potenza,
mi cattura la tua immensità.
Le tue parole mi arrivano con le onde
s'infrangono nella mia mente
e mi fanno sognare.






IL MIO SOGNO

La spiaggia al tramonto.
Cammino
solo con me stesso,
il respiro del mare
accompagna il mio,
il suo profumo
inebria la mia mente,
un gabbiano
vola all'orizzonte.
Mi fermo,
guardo il suo volo,
come vorrei poter volare anch'io
andare lontano
raggiungere il mio sogno
e non tornare
mai pìù.








SOSPESO

Ti guardo.
seduto davanti a te,
sento il tuo respiro
calmo.
La mia vista
spazia fino all'orizzonte
là dove ti unisci al cielo
e i suoi colori si riflettono nelle tue acque.
Starei ore ad ammirarti,.
in silenzio
seguo il tuo movimento,
lento, continuo, le tue onde arrivano lievi.
Mi avvicino,
lentamente allungo una mano
avverto la tua presenza
sento la tua carezza.
Mi sdraio sulla sabbia
ad occhi chiusi
ne aspetto un'altra
e un'altra ancora.
Mi lascio scivolare via
tu mi accogli,
sento il tuo abbraccio
il mio corpo perde peso.
Sono sospeso
sopra di me l'immensità del cielo.
come ritornare protetto nel grembo materno,
rivivendo quegli attimi ovattati.
Poi dolcemente,
mi riporti a riva
mi adagi sulla sabbia
mi regali. le tue ultime carezze.









TU CHE AMI IL MARE

Tu che ami il mare
e ne fai parte.
Tu che voli con ali leggere
e ti lasci trasportare dal vento.
Le tue grida si confondono
con la voce del mare.
E quando sei stanco
ti adagi sulle sue acque facendoti cullare.
Che voglia avrei di seguirti,
di volare con te e sentirmi libero!
Ti regalo un mio pensiero,
portalo con te.
Sopra questo mare,
nel vento.







L'OCEANO DELL'ANIMA

La felicità
spesso ci raggiunge in silenzio
nei momenti più impensati
della nostra esistenza.
Arriva come un gabbiano
spinto dal vento
e rimane con noi
se non la turbiamo coi nostri pensieri.
L'amore
è come un'onda del mare
che può infrangersi prima del tempo.
Non sarà perduta per sempre dentro di noi,
prima o poi
una nuova onda raggiungerà la riva.
Tutta la nostra esistenza è avvolta nel mistero
proprio come la profondità del mare.
Nei suoi abissi inesplorati
vi è il luogo dove s'incontrano
due realtà della vita:
quella che riusciamo a vedere coi nostri occhi
e l'altra velata dal buio.
Ma nella nostra anima
vive un oceano immenso, potente, sconfinato.
E la nostra immaginazione diviene eternità
spazia nell'infinito
varcando qualunque orizzonte
libera di sognare e di amare.






IL RESPIRO DEL MARE

Com'è bello il mare all'alba!
La spiaggia deserta,
l'onda che l'accarezza dolcemente,
il sole all'orizzonte che nasce,
l'aria ancora fresca.
Passeggiare sulla riva,
ascoltare il suo respiro,
sentire il suo profumo
così intenso.
E poi fermarsi
e rimanere a guardare
questo immenso continuo movimento
fin dove l'occhio può arrivare.
Provo
infinite sensazioni,
il mio respiro,
è il suo.
Un richiamo
e lentamente
passo dopo passo
mi ritrovo immerso nelle sue acque.
Mi sento abbracciato
baciato da questo liquido amante.
Mille brividi
percorrono il mio corpo
e mi lascio trasportare,
libero da ogni pensiero.
Che silenzio stupendo!
E' come rinascere ogni volta.







L'ARTE DEL MARE

Camminando sulla spiaggia
s'incontrano tanti piccoli particolari
che colpiscono la nostra attenzione:
legni levigati dal mare,
fiori sparsi qua e là usciti dal nulla,
rami di alberi trasportati dalle mareggiate,
opere create
da questo meraviglioso ed immenso artista.
Ascolta il respiro del mare,
affacciati alla finestra e guarda ....
Il mare gioca con gli scogli
e li accarezza dolcemente
oppure
si abbatte su di loro con forza
e li plasma a suo volere.
Osserva ancora le scogliere!
le onde del mare
giocano con loro
modellandole come le dita di un artista,
con dolcezza e potenza,
negli anni
ricamano un merletto prezioso,
regalandoci insenature,
grotte bellissime.
Rimani ammutolito
davanti all'arte creativa del mare
e sogna proprio nel punto dove lo stesso
si incontra con il cielo.









IL DELFINO E IL GABBIANO

Volava il gabbiano
nel suo pezzo di cielo dipinto di bianchi voli
permeato dei dialoghi striduli
intessuti di piume leggere.
Nuotava il delfino
nel suo giardino azzurro fatto di onde amiche
scomparendo in esse
e riemergendo poco più in là.
Ma un giorno il gabbiano
volò in un pezzo di mare
e il delfino si immerse
in un giardino di cielo osando sognare.
E lì si incontrarono
in quella terra di mezzo che è l’orizzonte,
in quello spazio infinito dove si affacciano i sogni
che è approdo felice di pochi.
Allora il gabbiano disse al delfino:
quali sono i tuoi sogni?
e il delfino rispose: volare e i tuoi?
il mio sogno è imparare a cavalcare le onde, rispose il gabbiano.
E il gabbiano e il delfino si presero per mano
e insieme divennero maestri e scolari l’uno dell’altro,
scoprirono la forza di essere in due
e di saper sognare.
Quando venne il momento di separarsi
il gabbiano disse ""addio"" e riprese il suo volo
""addio"" rispose il delfino
e scomparve nel blu.
Ma il suo cuore di oceano
aveva messo le ali
così come il cuore di aliante del gabbiano
che adesso solcava i mari.
Erano a conoscenza entrambi
che prima o poi si sarebbero incontrati nel cielo o nel mare
ormai sapevano essere mare e sapevano essere cielo
e all’orizzonte potevano essere sogno.







QUELLA STRANA RAGAZZA

Magia di una notte di luna piena.
Non riuscivo a dormire.
Le tende bianche svolazzavano leggere
e una chiara luce illuminava la stanza.
Il respiro del mare arrivava alle mie orecchie
il richiamo era troppo grande per resistere.
Una figura
dai lunghi capelli biondi,
innamorata del suo mare
veniva verso di me.
Il suo sorriso era dolce
i suoi occhi tristi,
quella strana ragazza confidava al mare sogni e segreti
sicura che mai nessuno li avrebbe rubati.
Disperato io la chiamavo
in quella notte di luna piena,
avevo bisogno che qualcuno mi ascoltasse
sognasse per me.
E lei era già là
a piedi scalzi,
sulla sabbia umida e fresca,.
si lasciava accarezzare dalle onde.
I suoi occhi erano quelli del mare
guardavano la luna e il suo chiarore
inseguivano i suoi desideri,
rincorrevano i suoi sogni.
La luna
era alta nel cielo,
la sua luce argentea
illuminava il mare.
Gli occhi di quella strana ragazza
seguivano il ritmo delle onde,
la vedevo correre,
ritornare a vivere.






UN ALTRO GIORNO MUORE

Il sole
gioca con i colori,
ogni volta
sempre diversi.
Come non volesse mai andare via
fino all'ultimo momento
i suoi raggi si specchiano nelle tue acque
trasformando l'orizzonte in un una tavolozza dai mille colori.
Il cielo scuro
si riflette in te
come in uno specchio,
e tu diventi triste e il vento muove le tue onde.
Un altro giorno muore
dimenticato nel silenzio,
solo un gabbiano sopra di te
vola.








QUEL MARE

In quei giorni
ero triste,
disperatamente solo,
ateo,
col cuore chiuso nel ghiaccio.
Per fuggire dal mondo,
lontano da tutto e da tutti,
mi rifugiavo lì nel solito posto
sulla spiaggia in riva a quel mare.
Quante volte ho pianto!
volevo capire,
essere amato,
tornare bambino,
e parlavo al mare della mia solitudine.
Più volte seduto sopra quella sabbia
ho provato ad alzarmi di scatto
per andare incontro al mare
sempre dritto fino ad annegare.
Desideravo affidare
a quelle acque a me così care
il mio corpo,
e farla finita per sempre.
Ma qualcosa invisibile e forte
mi ha sempre fermato
proprio sul punto di farlo,
oggi che sento Gesù nel cuore
capisco che è stato Lui a bloccarmi.
Adesso la mia vita
è completamente cambiata in positivo,
torno spesso in quel posto
ma non mi sento più solo.
Gesù è con me,
sento gioia, felicità, certezza,
ho dentro una ricchezza immensa
non spiegabile a parole.
E' una potenza d'amore, una luce infinita,
e quel mare che prima mi parlava di morte
o non mi rispondeva affatto,
oggi comunica col linguaggio della pace.







I TUOI SEGRETI

L'immensità che ti porti dentro
è come il mare.
Non scorgo l'orizzonte
del tuo essere.
Cielo e acqua si fondono
nella tetra nebbia della tua solitudine.
Non ci sono velieri di speranze in te,
e nemmeno alghe
che possano attaccarsi agli scogli.
Rifiuti la mia àncora di salvezza:
perchè ti lasci annegare così?
Preferisci naufragare nelle tue paure
per poi morire
nel vento e nella tempesta del tuo dolore.
Non posso far nulla se non ti lasci aiutare,
darei la mia vita per te.
E come un marinaio sconfitto
vago alla scoperta dei tuoi segreti.






ANIMA INQUIETA

La mia anima inquieta
di naufrago Ulisse,
non ha smesso
di navigare;
non ha porto
cui fare ritorno,
non ha lidi
sui quali approdare,
è perdutamente libera.
Dolce sirena,
più del tuo canto
mi vince il silenzio.






LE ALI DELL'ANIMA

C'è un momento nell'universo
in cui il cielo
incontra il mare.
Ed è proprio in quell'istante
che le ali dell'anima
iniziano a volare...






LA POESIA DEL GABBIANO

E' arrivata esultante
la stagione del gabbiano,
è tempo di migrare
verso terre lontane
per scoprire nuovi segreti,
nuove sensazioni.
Un nuovo giorno è oggi
per spiccare il volo
sulla superficie del mare aperto,
sull'orlo dell'oceano,
per volteggiare sulla cresta dell'onda.
Vola nel vento gabbiano!
vola più in alto che puoi!
non ti fermare.
La mia penna
saranno le tue ali,
i miei versi
la tua scia.







IL MARE E LA BAMBINA

L'inesorabile sbattere delle onde
graffia gli scogli,
li scolpisce,
li modella.
La bambina,
con la vestina gialla e il fiocco stretto in vita,
ha negli occhi l'immagine del sole
per l'ultima volta visto.
Guarda il mare,
vi proietta quell'immensa luce.
E' solo un attimo
e l'acqua la travolge.
E dopo è solo luce
luce che rischiara e scalda il mare
e la bambina è solo acqua.






LA SPOSA DEL MARE

Il suo corpo appartiene solo al mare
fedele sposa e amante del potente Nettuno.
Avanza elegante tra schiere di pesci
nel suo abito bianco,
spuma di cristallo
dal riflesso lunare.
Avanza la sposa sopra le onde,
cadono fiori dal cielo stellato
cielo che si confonde col mare,
brezze di vento
alitano accanto,
leggero un profumo di conchiglie
si diffonde sulle coste.
E' un rito la sua danza
sulle acque in controluce,
lontano s'ode un canto.





LAGGIU' DOVE SI DISPERDEVA IL MARE.

Si dirada come per incanto
la nebbia che mi avvolge
e s’apre d’improvviso il cielo
col suo manto azzurro,
torno a ritroso nel tempo in seno ai miei ricordi
come alghe marine che succhiano caute mammelle di roccia.
Mi rivedo di colpo adolescente
quando evitavo i compagni e le feste
e restavo da solo per ore
ad osservare la distesa infinita del mare,
una voce dentro mi ripeteva sempre:
“i sogni non muoiono mai”.
Cercavo la libertà,
mi chiedevo se nell’universo esistesse qualcuno simile a me,
immaginavo di volare via per scoprire il mondo
senza ritorno, senza fermarmi
come un’onda senza mai una spiaggia
ed i miei occhi ragazzini curiosi e attenti,
si perdevano in lontananza,
laggiù dove si disperdeva il mare oltre l’orizzonte.







ALLONTANA DA ME QUESTO CALICE

Allontana da me questo calice, Mare!
non voglio berlo,
non è vino
ma è sporco di sangue,
è salato
come schiuma di mare.
Allontana da me questo calice, Mare!
non lasciare che io m'immerga in te
sino a scomparire sott'acqua,
sono ancora vivo
il mio corpo inerme non giace sul tuo fondale.
Allontana da me questo calice, Mare!
sono solo un uomo di carne e ossa
non posso vincere le tentazioni
non riesco a sconfiggere forze soprannaturali,
abbi pietà di me. Nelle tue acque ho gettato la rete.
Allontana da me questo calice, Mare!
sono come Gesù nell'orto degli ulivi
non posso perdermi
e tu non puoi abbandonarmi
ora che ne ho più bisogno.
Allontana da me questo calice, Mare!
trasmettimi la potenza delle tue onde
la libertà del tuo orizzonte,
fa' che la tua immensità
riempia la mia solitudine.
Aiutami!













  • Utente:
    CLAUDIOCISCO
  • Autore:
    CLAUDIO CISCO
  • Data:
    29/09/2008 19:17:38
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