Ascolta ...ragazza sperduta in quest’infinito.
È notte.
Ogni cosa intorno è spenta
e tace.
Nel silenzio
dolcissimo
altre sensazioni
di un mondo totalmente sconosciuto
ma intrinseco con i nostri giovani spiriti,
vivono con suoni e colori
in dimensioni parallele
e niente
è ciò che semra.
Attimo fugace,
come un fiore che sbocciando muore,
in questa notte t’amo
per non amarti più.
Noi due siamo come fantasmi nella notte,
anime vaganti in cerca d’amore,
muovendoci insieme,
in trasparenza,
candidamente invisibili,
ci avviciniamo piano
per non aver paura nell’oscurità.
Noi due fantasmi nella notte,
solitari astri dispersi
nel grande firmamento lassù,
senza tempo e senza storia,
rapiti dall’oblio
misteriosamente avvolti dalle tenebre,
angeli di questa giovinezza.
Magicamente lontani
dal flusso impetuoso della multanime esistenza,
noi due
non avvertiamo più il battito sconfinato dell’infinito
come orrenda solitudine e mistero interminabile.
La realtà ci appare
come un susseguirsi di fantasmi vuoti e meccanici,
ed ogni residuo di tristezza
si smarrisce del tutto
o vibra remoto
in un placamento soave.
Ragazza sconosciuta,
sei bella tra le ombre,
sei più bianca della luna,
il tuo viso brilla come una candela.
Lascia questa mia mano
che hai stretto così fugacemente
questa notte.
Alle prime luci dell’alba
le nostre strade si divideranno
per non ritrovarsi mai più.
Abbiamo acceso un fuoco in noi
che il vento della vita che fugge
spegnerà presto.
Non dimenticarmi ovunque sarai,
io non ti dimenticherò ovunque sarò
anche se resteremo per sempre
fantasmi nella notte.