Lei è nata sulle rive del Sindh,
aveva lunghi capelli neri,
sua madre la lavò nel fiume
suo padre le cantò una canzone tribale.
E' nata mentre arrivava l'inverno,
le capanne erano fredde.
Crescendo ha teso la mano
la sua voce voleva parlare
ma la gente volgeva lo sguardo altrove.
Ha camminato a piedi scalzi
e ballato sotto la luce del sole
mentre i violini sembravano piangere in musica
e i vecchi del campo narravano misteriose leggende.
L'hanno vista fare l'amore sulla terra nuda
parlare agli animali
sfogliare i petali d'un fiore
giocare prendendo per mano i bambini del campo.
Lei leggeva il destino
vedeva l'anima riflessa negli occhi
poi in silenzio
riprendeva il suo cammino.
E' una Rom figlia del vento
la sua strada è lunga e faticosa
ma è libera e felice di essere quel che è:
la vita è andare verso dove non sai.