Vorrei svegliarmi da quest’incubo,
gettami acqua fresca in viso,
il ghiaccio mi assale,
scaldo le mani con un po’ di fiato.
Cerco in me una via d’uscita
ma non esiste fuga,
non c’è posto per nascondersi,
proteggermi non puoi.
Diverso da ogni altro,
nella terra di nessuno,
tutto intorno tace
in un silenzio irreale.
Guido senza meta,
faccio sesso senza amore,
riflesso in uno specchio
c’è un fantasma al posto mio.
E non trovo le parole
per spiegare ciò che ho,
ogni cosa intorno a me
appare sadica e crudele.
È inutile sforzarsi
di essere normale,
non posso fingere a me stesso
proprio non funziona mai.
Trascinato dentro un labirinto enorme
vedo stanze tutte uguali;
in ognuna di esse
mi attraggono piaceri sempre nuovi.
Sembrano dirmi:
“Entra da noi, esaudiremo qualunque desiderio
non importa che sia proibito
vedrai sarà bellissimo”.
Sbagliare è facile
se non sai più chi sei,
non ho saputo dire no,
mi sono perso in un vicolo cieco.
La strada ammaliante del piacere
mi viene incontro senza ostacoli,
preda inerme della concupiscenza
tocco il fondo pensando di raggiungere la cima.
Sono schiavo del mio istinto,
intrappolato nella mia angoscia,
c’è un’ombra che mi insegue,
dovunque vado non mi lascia mai.
In una danza infernale,
senza fermarsi mai,
girano intorno a me
fantasmi ed incubi.
Voglio scoprire la tua origine,
combattere ed annientare le tue tentazioni,
fino a giungere faccia a faccia
con il volto più inquietante del mio male.
Sì, scaverò nei miei profondi abissi
tirerò fuori il demone a cui appartengo,
a costo d’impazzire,
giuro io mi libererò.
La mia anima smarrita
ora sprofonda dove non c’è luce,
nuda nuota sott’acqua,
non riemerge più.