Eros e morte
camminano insieme,
l'uno a fianco dell'altro,
dall'origine dell'universo
sino all'eternità.
Non può esistere il sesso
senza l'incombente presenza della morte,
e non si può morire per sempre
se non si sparge prima su questa terra il seme dell'amore.
Ogni essere umano comincia a morire
da quando un orgasmo lo genera,
e conserva nella memoria d'una lapide
parte di quell'amore che non separa la vita dalla morte.
Non c'è maga Circe capace di convincere Ulisse
col dono dell'immortalità,
e non esiste spada di Damocle sul punto di crollare
che spaventi l'uomo
perchè quest'ultimo,
ostinato e vanitoso,
innamorato di quel breve soffio che è la vita,
è pronto a sfidare persino gli dei
pur di amare e morire,
respirando fino all'ultimo alito di vita,
sfruttando anche l'ultima goccia di sangue che arrivi al cuore.
Dinanzi a tanta meravigliosa presunzione di vitalità
anche l'Onnipotente resterebbe senza parole.