inizi

era stato ancora dentro,
catturato da quei rami secchi che parevano vivi.
era caduto dalla piattaforma, perdendo la strada.
lo vedeva tornare, quel sistema candido e ordinato,
sempre in marcia
e lo angosciava il pensiero di risalirci su,
così com'era,
sporco di fango e vergogna.
quel luminoso strumento metallico, intanto,
ondeggiando con lente virate gli era nuovamente vicino,
trasmettendo saggia benevolenza.
fuori non c'era nulla di quanto immaginava
quando rapito dal dubbio si era lasciato tentare
da un abbandono mascherato da intrigante inizio.
gli inizi sono troppo allettanti,
forse perché allontanano l'idea della fine surrogandola con una rinascita, pensava
ma capita che si possano svelare loro stessi una fine.
tornerà a bordo, con passo umile
e macinerà i ricordi per conservarne l'essenza.
perché un ritorno sia un autentico inizio
dovrà cancellare molte cose,
limare convinzioni errate,
demolire certezze deleterie,
oppure si accomoderà sul capezzale di una nuova fine,
forse l'ultima,
se quel gradino luccicante che ora si avvicina
dovesse trasformarsi in un eterno rimpianto.

  • Utente:
    paolomargari
  • Autore:
    paolo màrgari
  • Data:
    07/02/2009 13:00:06
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