ASSENZA (liberamente tratta dal libro LOLITA di V. Nabokov)

Bastava un tuo sorriso
per mostrari bella dentro e fuori
come un inno alla grazia,
malgrado le tue smorfie ed i tuoi capricci,
desiderabile, ne' donna e ne' bambina, favolosa e splendida
con la tua travolgente sensualità acerba
mista di malizia e d'innocenza.
Eri un cucciolo indifeso tra le mie braccia,
non riuscivi a tirare fuori
la donna che stava nascendo in te.
Di quella mia incantevole Lolita
che mi aveva stregato persino l'anima
fino a possedermi del tutto,
e del suo sconvolgente modo di essere,
non mi rimane ora che l'eco di un coro di fanciullesche voci
udite in lontananza e perdute per sempre
come foglie morte sparse lungo il sentiero
in una stordita calma irreale.
E' la mia fine come uomo,
l'apice della mia ispirazione come artista.
La mia vita è ormai alla deriva nelle tue mani di bambina
obbedisce al tuo volere senza più orgoglio, senza dignità.
Mi tormenta l'immagine dei tuoi coetanei
che posano i loro sguardi carichi di desiderio
sul tuo giovane corpo.
E' folle il pensiero che la tua verginale bellezza
appartenga esclusivamente ad uomo della tua età
ma più ti sento irraggiungibile
e più cresce in me il desiderio di averti.
Come un vecchio mendicante ormai solo ed esausto
chiedo ancora ad una ragazzina che non ha colpa
l'elemosina d'un amore che mai potrà darmi.
Un amore impossibile, assurdo, folle
incomprensibile, a senso unico, non corrisposto
ma pur sempre un amore!
Forse sono posseduto dal diavolo
o forse ho solo qualche rotella fuori posto
è tutto così assurdo e illogico
ma io credo di amarla.

  • Utente:
    CLAUDIOCISCO
  • Autore:
    CLAUDIO CISCO
  • Data:
    22/06/2008 06:33:17
  • Voto:
    -
  • Commenti Commenti:
    0
  • Preferiti Preferiti:
    0
  • Visite Visite:
    867
  • Commenti

Vuoi lasciare un commento? Registrati oppure accedi se sei già membro