Ha il sapore dei boschi,
la mia terra,
del verde dei pini e degli abeti,
del candore delle nevi eterne,
negli inverni, aridi di sole
E’ avvolta dai profumi,
la mia terra,
sprigionati dalle bacche di ginepro,
nelle estati, tiepide di vento.
Ha la forza dei monti,
la mia terra,
nella pietra è intagliata
la sua storia.
Ha ferite profonde,
la mia terra,
trincee scavate
nei cuori della gente.
E’ terra di confine,
la mia terra,
intrisa del sangue dei suoi figli,
caduti, in epoche lontane,
e del sudore di fatiche contadine
negli autunni, screziati dai colori.
E’ terra di emigranti,
la mia terra,
dolente di lacrime e d’addii,
nel sogno di ritorni mai avvenuti.
Ha un cuore di dolore,
la mia terra,
nascosto nelle pieghe
dei ricordi.
Ma rinasce a primavera,
la mia terra,
perché è nel pianto
che si genera la vita.