Ode al giorno felice -Neruda-

Questa volta lasciate che sia felice.
Non è successo nulla a nessuno,
non sono in nessun luogo:
succede solo che sono felice
in tutte e quattro le cavità del cuore
camminando, dormendo o scrivendo.
Che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto e gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
è fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima, canto e sabbia
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con tutti, senza tutti,
essere felice con l’erba e la sabbia
essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.

  • Utente:
    gimmeonekiss
  • Autore:
    Pablo Neruda
  • Data:
    07/09/2009 19:09:35
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  • Molto spontanea: BELLA.
    Giuseppina (23/09/2009 11:19:30)

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