A Giovanni Pascoli

E dopo aver portato
l'immagine al mio seno,
poeta, io ti dicevo,
nei versi tuoi perduta,
Ti voglio tanto bene;
ma rimaneva muta
l'immagine di te.
Poeta, dove eri?
Io ti cercavo, invano.
E un ricordo d'infanzia,
affiorava alla mente:
la neve che fioccava,
lentamente,
un bimbo che vagiva
nella culla
e, poi, s'addormentava,
al canto della nonna...
Sognando un bel giardino...

Poeta mio, ritorna...

E, inaspettatamente,
quando più non credevo,
Tu, da un limpido cielo,
sei venuto;
la tua voce, ho sentito;
mi hai chiamato per nome,
come fossi mio padre:
mi hai detto:
sono vivo, puoi abbracciarmi,
se vuoi...
E, ti ho abbracciato;
il cuore,
era colmo di gioia.

  • Utente:
    Giuseppina
  • Autore:
    Giuseppina Iannello
  • Data:
    23/09/2009 11:15:25
  • Voto:
    -
  • Commenti Commenti:
    0
  • Preferiti Preferiti:
    0
  • Visite Visite:
    771
  • Commenti

Vuoi lasciare un commento? Registrati oppure accedi se sei già membro