La tristezza cade dagli occhi
dagli occhi che hanno perso l’amore
dagli occhi che non guardano più altrove
che non guardano più oltre
oltre quel ch’è stato ed ora è finito
andato via per sempre.
La tristezza cade lenta da quegli occhi
quegli occhi chiusi su eventualità probabili
infiniti probabili amori persi
persi nel non voler vedere
nel non voler notare
mani che si sfiorano
sguardi che t’ammirano
pensieri che ti raggiungono
e si infrangono contro un muro
ed oltre il muro
sentimenti feriti.
La tristezza cade dagli occhi
e nel mentre vivi.
La tristezza a volte cede
resta li ferma tra l’iride e la pupilla
fa posto all’amore
fa posto alla nuova luce che d’improvviso illumina
e resta li pronta a farsi leggere
da chi sa farlo.
Oltre l’amore andato a male
oltre la vita che sembra da buttare
oltre il vivere vuoto d’un esistenza normale
oltre parole già dette
forse già scritte
oltre sofferenze inflitte e inflitte
chissà quante e quante volte
oltre ogni fine c’è sempre un inizio
che non è mai troppo tardi.
La tristezza cade dagli occhi
di chi cade e non sa
di chi cade e non vuole più rialzarsi.
La tristezza cade dagli occhi
che proprio non vogliono nuovamente illuminarsi.