Al mio capezzale, diafana,
vestita di raso e di velo
con gli occhi colore del cielo,
mi guardi,
mi dici qualcosa: ""No, non lasciarmi!
E che sarà di noi,
se te ne vai?
Ci butteranno dentro al
cassonetto...""
Ed io rispondo, ma con grande fatica:
""Cercherò di guarire, ma,
se non dovessi...
Nessuno oltraggi il tuo
e il mio dolore. Non osi alcuno,
far del male a Voi, bambole-bimbe.
Nessuno oltraggi il frutto
di un desiderio,
sì grande, quanto antico,
vivente in ogni donna.
Cercherò di guarire,
ma, se non dovessi, Desirée,
prima figliola,
affido a te le sorelline tue:
esse son là: ci stan venendo incontro...
Abbi cura di loro: Azzurra,
Mariasole e l'ultima, Pinuccia
che i piedini ha ignudi,
ché in tempo non ho fatto
a comprar dei calzini.
Ci ritroveremo in un mondo migliore,
là dove voi, bambole-bambine,
conoscerete personcine affini,
dal cuore puro,
e vale a dire: bimbi, agnellini,
gattini, cagnolini, scoiattoli,
leprotti, gazzelle...
E scorrazzerete per i prati
felici di vivere,
perché l'INNOCENZA,
non si uccide.""