Attimi lunghi eterne eternità
visioni visibili,
ma mai del tutto possibili,
ticchettii d’orologi
battiti di cuore
rumori nel silenzio
di fondo sul fondo
del pianeta deserto
altro posto dimenticato
del nostro beneamato
e odiato
e distrutto
depredato
mondo
dove nero più nero non c’è
dove luce non entra
e lo strisciare di vermi
e lo squittio di topi
e il muoversi veloce di scarafaggi
assenze di tempo
assenze di spazi
visioni impossibili
nella mente
contro il nulla negli occhi
e tra finto e reale
s’insinua un pensiero
e quello che non c’è sembra vero
e nel nero vero l’assenza si realizza
diviene desiderio
e subito esaudito
meccaniche assurde della mente umana
e nella confusione della calma
oltre il rumore del silenzio
oltre l’accecante luminosità del buio
ritorna
il vecchio
ripetente
nel padiglione auricolare
nei pensieri persi da salvare
“You can,
you can save yourself,
you can survive,
you must swim in the sea of evil
and in it you must find
something to love
and in it you must find
somebody for to dream
someone who dreams for your life.”
Oltre conoscenze di tempo
oltre conoscenze di distanze
vagare infinito nel tutt’intorno buio
ne ostacoli ne pericoli
nulla a parte me
nulla a parte il mio corpo
il mio sogno di gloria
il mio amore per me.
Tutt’uno coi piedi sul mondo.