Carthago

Per ora legami,
stringi i legacci di rabbia e dolore
intorno alla gola
nell’olfattivo desiderio
depredato
ora che con stregonerie
d'aromi e profumi
di spezie e muschio africano
ti investo

Due gocce sui miei seni
turgidi d’attesa
per avvinghiarti le membra
nell'area della mente più vicina al sogno.
Due gocce
d’oleosa essenza,
selvatico il fiore di rossa Carthago
di rovine di roghi
e pianto di Didone nutrito.

Una goccia
lasciva
nell'incavo del ventre,
segreto nodo d'esistenza
e piccola porta del piacere,
ad essa porterai le labbra
in catene di desideri
soggiogato.

Affogherai nel femmìneo afròre
dimenandoti nella resa:
vivo virgulto
-…..Lento …. -
spegnerai l’attimo
di purpùreo germogliare in me.

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MyEros
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    01/07/2008 00:51:42
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