Serpeggiando
in angoli bui
scivolo su muri di cristallo
graffiando vetri opachi
di fiato e vapori
incisi d’afa e pelle.
Sudata,
dannata
maledicendo e ridendo,
nelle vitree luci
delle stelle
afferro le mie carni
appiccicose di notte ed umore
in insano pensiero di te.